La Prefettura di Messina pubblica un nuovo avviso per individuare “urgentemente” strutture da adibire a centri di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati

Dopo il fallimento generalizzato delle politiche emergenziali di "accoglienza" dei minori stranieri non accompagnati (già più di 650 in 10 centri solo nella città di Messina); lo scandalo con tanto di inchiesta penale della malaccoglienza nel comune di Fondachelli Fantina (narrata per mesi come "pratica modello"); la vergogna della riconversione delle strutture lager della Tendopoli del Palanebiolo e della ex Caserma di Bisconte in Centri per soli minori stranieri non accompagnati; l'affarismo e le clientele elettorali e lavorative fomentati dall'assenza di programmazioni reali, attività di coordinamento e controllo da parte di Prefettura e Amministrazioni comunali (tutto ad esclusivo beneficio di imprenditori e pseudocoop, alcune delle quali perfino sotto indagine), la Prefettura di Messina ha pubblicato in data odierna un nuovo avviso pubblico per individuare con "urgenza" nuove "strutture temporanee" da adibire a “centri di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati”.
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Cioè, tutto resta come prima e i gravi errori e le violazioni commesse in questi anni contro centinaia di adolescenti in fuga da guerre, fame e crimini socio-ambientali non fossero mai accaduti.
L’Importo a base di gara è di 45 euro compresa IVA, pro-capite/pro-die.
Requisiti generali richiesti per candidarsi, l’iscrizione, per l’attività oggetto dei suddetti servizi, al registro delle imprese della C.C.I.A.A.; tuttvia anche i soggetti non tenuti all'obbligo di iscrizione potranno concorrere con la sola autocertificazione del legale rappresentante con la quale si dichiara “l'insussistenza del suddetto obbligo di iscrizione”.
La Prefettura di Messina si avvarrà per il nuovo programma delle Circolari del Ministero dell’Interno, n. 12362 del 2/8/2016 e n. 13058 del 23/8/2016, “con le quali sono state emanate specifiche disposizioni in ordine alle modalità di attivazione delle suddette strutture ricettive temporanee, anche in deroga alla normativa regionale”. Cioè ribaltando il principio della gerarchia delle fonti giuridiche, una circolare redatta da un burocrate del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero può annullare i contenuti di una legge approvata da un Parlamento regionale.
Grazie alla logica delle “deroghe” via circolari, Prefettura di Messina e Assessorato ai servizi sociali del Comune di Messina hanno giustificato affidamenti diretti a cooperative nate dal nulla e con finalità di assistenza ben diverse di quelle a favore di minori e adolescenti, chiudendo inoltre due occhi sul non rispetto degli standard e i requisiti infrastrutturali e sulle norme e i requisiti previsti dalle normative regionali a tutela e protezione dei diritti dei minori stranieri non accompagnati.

Articolo pubblicato in Stampalibera.it il 23 dicembre 2016, http://www.stampalibera.it/2016/12/23/la-prefettura-di-messina-pubblica-un-nuovo-avviso-pubblico-per-individuare-urgentemente-nuove-strutture-da-adibire-a-centri-di-prima-accoglienza-per-minori-stranieri-non-accompagnati/ 

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