E Crocetta temporeggia sul MUOS…


Tanto rumore per nulla. O quasi. L’annunciata sospensione dei lavori del MUOS da parte della Regione siciliana stenta a decollare e intanto prosegue il via vai di camion verso la base di Niscemi.  Rosario Crocetta, il “temporeggiatore”, così come lo ha definito l’antagonista Nello Musumeci, rischia di scontentare a destra e manca. L’amministrazione Usa e il ministro Di Paola manifestano irritazione per la supposta lesa maestà. I No Muos si dichiarano profondamente delusi per l’ingiustificato ritardo dell’atto amministrativo e per il tenore di alcune dichiarazioni del governatore e dell’assessore all’ambiente Mariella Lo Bello.   

“Il governo regionale ha comunicato alla Marina navale Usa (sic) la richiesta di sospensione dei lavori e l’avvio del procedimento di revoca delle due autorizzazioni ambientali concesse dal governo Lombardo, perché le medesime presentano vizi tali da determinare la loro nullità”, annunciava Crocetta su Il manifesto, domenica 13 gennaio. Impossibile ad oggi accedere alla controversa missiva: mera “richiesta” o vera e proprio sospensione dei lavori, come lo stesso Crocetta ha poi detto trattarsi “in attesa che gli Stati Uniti presentino la documentazione ambientale integrativa”? Ai No Muos convince assai poco la mossa di subordinare ogni futura decisione alla presentazione da parte americana di uno studio sui rischi per la salute del sistema satellitare, “autorizzato dall’Istituto superiore di sanità o dall’OMS” e sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla navigazione aerea. “Gli studi, a partire da quello del Politecnico di Torino, hanno già documentato con dovizia di particolari la pericolosità e l’insostenibilità ambientale del MUOS”, afferma Paola Ottaviano del Comitato di base di Modica. E piace ancor meno l’intervista della Lo Bello a livesicilia.it, mercoledì 16 gennaio. “Non riteniamo che il Muos sia dannoso, ma che la gente debba conoscere i dati di cui non siamo in possesso”, ha dichiarato l’assessore. “Se venisse fuori che è nocivo dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico o che non può stare così vicino ad un aeroporto chiederemo che venga spostato in un altro posto. Non siamo contrari all’opera in sé”.

Di certo le pressioni politiche nazionali ed internazionali si moltiplicano ogni giorno che passa ma ciò non giustifica l’inatteso ammorbidimento dei toni e degli atti della giunta. Il 3 gennaio, la ministra degli Interni Annamaria Cancellieri ha inviato una lettera al governatore preannunciando l’azione repressiva della polizia per riportare ordine e legalità a Niscemi, essendo questo “un sito di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati”. Una dichiarazione, quella del Viminale, che Crocetta prefigurava e temeva perlomeno dalla fine dello scorso anno. Il 31 dicembre, durante la sua visita a Messina al teatro “Pinelli” occupato, il governatore era stato contestato per “l’inerzia” sulla questione MUOS. “Gli abbiamo detto che il suo comportamento era inaccettabile specie dopo l’impegno elettorale ad impedirne la costruzione”, ricorda Claudio Risitano, attivista No Ponte ed occupante del “Pinelli”. “Il presidente Crocetta ha risposto che avrebbe avuto le mani legate se il sito di Niscemi fosse stato dichiarato, come lui paventava, di interesse strategico. Ho replicato che un eventuale documento in tal senso non era la tavola della legge di Mosè e che a maggior ragione il MUOS andrebbe contrastato e neutralizzato. A quel punto Crocetta ci ha detto che avrebbe fatto qualunque cosa per impedire l’installazione del sistema, ma solo entro le sue competenze di legge, che immaginava essere esautorate”.
E intanto i lavori a Niscemi vanno sempre più avanti…

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